Alla ricerca di Paa
2011. Era l’anno della morte di Bin Laden e di Gheddafi, di Steve Jobs e dello tsunami in Giappone.
Tredici anni sono una vita fa.
Non avevo nemmeno la barba, che ora è bianca.
Tredici anni dopo, di nuovo in questa fetta d’Asia, avevo una missione: ritrovare la bambina di etnia Hmong che Chiara fotografò, all’epoca, sulla lunga scalinata del Doi Suthep, il tempio più importante della città. Lì i bambini che vivono sulle montagne venivano mandati a chiedere qualche soldo in cambio di una foto sui 309 gradini che conducono al tempio e ingenuamente, all’epoca, ci sembrava una scena troppo autentica per non essere fotografata.
Le bambine nella fotografia erano tre, ma una era così bella che decisi di farmi tatuare il suo volto sull’avambraccio, in ricordo di quel primo viaggio in Oriente.
Quante volte ho pensato a come sarebbe stato assurdo, per lei, sapere di avere il suo viso sulla pelle di uno sconosciuto. Questa cosa era diventata quasi un’ossessione, a tal punto che negli anni mi ero promesso di cercarla, ovunque fosse.
Ho noleggiato una moto e, con Bianca, siamo saliti sulle montagne fuori dalla città. Un’ora di strada nella giungla per raggiungere il villaggio Hmong tra le nuvole. Io ero l’addetto al traduttore italiano-thai e lei mostrava l’immagine delle bambine, ma sembrava che nessuno si ricordasse di loro. Non ci siamo arresi e abbiamo proseguito tra i vicoli sempre più stretti. La gente del villaggio cercava di capire a chi potessero assomigliare, anche perché non è facile tornare indietro con la memoria se non si è abituati a farlo o se non si possiedono ricordi fotografici degli abitanti del luogo.
Ormai convinto di aver fallito miseramente la mia piccola missione, abbiamo incontrato l’ultimo abitante, laddove la strada era ormai finita. L’uomo ha guardato attentamente la fotografia e ci ha condotti da una signora, che ha subito riconosciuto sua figlia, la bambina del tatuaggio.
Paa vive ormai in città e studia all’università.
Incontrarla e regalarle quella fotografia è
stato come scrivere il capitolo finale di una storia lunga tredici anni.
Il viaggio alla ricerca di Paa negli articoli di Mario Borra (Il Giorno) e Agostino Gramigna (Il Corriere della sera)
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